Camere Italia

Esplora

Moretta

Moretta, contornata dalle Alpi Cozie, è situata nella Pianura padana, tra i fiumi Po e Varaita, nella zona settentrionale della provincia di Cuneo. Si trova a soli 10 minuti da Saluzzo, città del Marchesato, dista circa 45 chilometri da Cuneo e circa 40 chilometri da Torino, capoluogo del Piemonte. Si sono fatte molte ipotesi sull’origine del toponimo Moretta. Secondo alcuni storici esso deriverebbe dal termini moreta, con il quale si designava un terreno con piantamenti di gelso (in piemontese moré, pr.muré), un tempo assai diffuso nella zona perché strettamente collegato alla bachicoltura, l’allevamento del baco da seta. Tale teoria sarebbe suffragata dallo stemma comunale sul quale sono presenti l’immagine di un gelso e il motto “Natura perficitur arte” (la natura è resa perfetta dall’arte), un’allusione alla lavorazione della seta come perfezionamento del lavoro del baco. A sfavore di questa interpretazione gioca il fatto che Moretta era già nota con questo nome prima della diffusione della coltura del gelso (e della lavorazione della seta) in Piemonte, la quale secondo i documenti storici, sarebbe iniziata soltanto a partire dal XVI secolo. Un’altra teoria indicherebbe Moretta come base dei mori Saraceni , collegandone il nome alle invasioni saracene del X secolo sulle quali, però, esistono pochissime informazioni certe.
L’ipotesi più accreditata è probabilmente quella che vede nel toponimo il vezzeggiativo del termine morra (in piemontese mora, pr.mura), con cui venivano indicate le stazioni rurali in cui sostavano i monaci benedettini con le loro greggi.
Fulcro della vita del paese è la piazza principale, dedicata a Umberto I, completamente pavimentata a porfido.
Insieme a Via Torino ed ai suoi portici, essa rappresenta la parte più caratteristica di Moretta.
Sulla piazza si affacciano, a nord il Palazzo Comunale, edificato intorno al 1830, e a est la Chiesa Parrocchiale dedicata a San Giovanni Battista patrono del paese.
La chiesa fu edificata tra il 1704 e il 1716 e consacrata nel 1717.Bell’esempio di architettura barocca, è caratterizzata da una grande volta centrale, raro esempio della zona. Le ricche decorazioni murarie e gli affreschi attualmente visibili risalgono al 1886 e sono opera del pittore piemontese Costantino Sereno. L’unica navata centrale è contornata da sei cappelle, le cui pareti sono abbellite da importanti opere pittoriche del Settecento e ‘ottocento. L’altar maggiore attuale risale all’inizio dell’Ottocento. Sempre dalla piazza possiamo ammirare il castello, un antico edificio medioevale risalente al XIV secolo; dal 1362 divenne dimora dei Conti Solaro originari di Asti. Moretta divenne quindi feudo dei conti Solaro e alla fine del XV secolo si presentava come un nucleo di case dominato dal castello e circondato da un’alta muraglia e da un fossato. Dopo la stipula della Pace di Cateau-Cambrésis (1559), Moretta entrò nei possedimenti del Casato dei Savoia. Nel 1860 venne annessa al Regno d’Italia.
Durante il periodo fascista (1936-1945) al comune di Moretta venne aggregato quello di Torre San Giorgio ma l’amministrazione municipale rimase a Moretta. A partire dagli anni ottanta il paese conta oltre 4000 abitanti grazie allo sviluppo dell’attività agricola e a quello industriale.
Proseguendo in direzione Villafranca Piemonte, troviamo il Santuario della Beata Maria Vergine del Pilone, edificato tra il 1685 e il 1691 con l’intervento di architetti ed artisti di Casa Savoia, il quale rappresenta un bellissimo esempio di barocco piemontese ed interamente costruito in cotto a vista. La Chiesa ingloba un antico pilone sul quale era stata raffigurata l’immagine della Madonna col Bambino in braccio, sul modello della Madonna di Oropa invocata per la protezione della campagna e degli animali, con la variante della pera anziché la mela, sormontata dalla Croce.
A lato del Santuario e ad esso collegato, vi è l’edificio della Foresteria. Un tempo utilizzato per gli esercizi spirituali dei fedeli e come alloggio dei cappellani, è divenuto nel 1990 la sede dell’Istituto Provinciale Lattiero Caseario e delle Tecnologie Alimentari: una scuola di specializzazione post-diploma e post-laurea, che, con corsi teorici e pratici della durata di un anno, diploma giovani specializzati nella lavorazione del latte e delle carni. Da maggio 2013 la sede si è trasferita “dietro”il Santuario in Strada Vicinale Boglio. Questa scuola, vanto di Moretta, è una delle poche esistenti in Italia; i suoi allievi provengono da tutte le regioni ed anche dall’estero.
Dal 1999 nell’edificio della Foresteria è ubicata anche la sede decentrata della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Torino con due Scuole di specializzazione per Medici Veterinari. Sempre dal 1999 nella Foresteria del Santuario è presente l’Istituto Nord Ovest Qualità (INOQ) per la certificazione delle produzioni agroalimentari e da alcuni anni anche la sede dell’UNITRE di Moretta.


Saluzzo

Fondata intorno all’anno Mille, tra il 1100 e il 1500 Saluzzo fu capitale di Marchesato indipendente.
Dell’epoca ha mantenuto pressoché intatto il centro storico, disposto a ventaglio sul fianco della collina, ai cui piedi si è sviluppata la città moderna “fuori le mura”. Da Piazza Risorgimento di fronte all’ufficio turismo IAT, attraverso la porta di Santa Maria (1379) e i portici medioevali di Via Volta (tradizionalmente denominati “portici scuri” – 1300), lungo l’Antico Vescovado, si raggiunge la pittoresca piazzetta dei Mondagli, uno dei più scenografici angoli del centro storico, su cui si affaccia la casa di Silvio Pellico, in cui lo scrittore Carbonaro nacque nel 1789. Di lì, per suggestive scalinate o viette acciottolate, si giunge alla Salita al Castello, l’antica “platea”, centro della vita sociale ed economica del Marchesato fiancheggiata da eleganti palazzi nobili (1400), con loggiati, portici e affreschi tra cui il Palazzo delle Arti liberali e l’Antico Palazzo Comunale con la Torre civica.
Al culmine, la piazza Castello con l’antica fontana pubblica della Drancia è dominata dalla Castiglia (castello dei Marchesi, 1200/1400). Ridiscendendo verso il Belvedere, eccezionale punto panoramico sulla catena del Monviso, si incontra la Chiesa di San Giovanni e successivamente la Casa Cavassa (1400), oggi Museo civico. Discendendo ancora, attraverso la porta Vacca (1379) si raggiungono i quartieri ottocenteschi: piazze e vie pedonali con portici, caffè storici, negozi esclusivi, mercati, tra il monumento a Silvio Pellico (1863) e la grandiosa Cattedrale di Maria Assunta (1491-1511), costruita dai Marchesi fuori le mura per ospitare la sede vescovile. In Via Bodoni, è possibile visitare anche il giardino botanico di Villa Bricherasio che si sviluppa su una superficie di 12.000 metri quadrati, in cui ogni angolo è diverso da quello vicino, cosa che crea un effetto suggestivo, se si pensa che alcune delle piante che qui convivono, in natura si trovano a migliaia di distanza tra di loro.


Racconigi

A 10 chilometri di distanza da Moretta, al limite settentrionale della provincia di Cuneo, attraversata dal torrente Macra, si trova Racconigi.

Qui troviamo il Castello reale con il suo parco esteso per circa 180 ettari con piante autoctone che superano i 150 anni di età.

Il Castello reale di Racconigi, nel corso della sua quasi millenaria storia, divenne di proprietà dei Savoia a partire dalla seconda metà del XIV secolo.

In seguito fu residenza ufficiale del ramo dei Savoia-Carignano e successivamente fu eletto sede delle reali villeggiature della famiglia reale dei re di Sardegna (e poi d’Italia) nei mesi estivi ed autunnali.

Divenuto un polo culturale e museale altamente frequentato, il castello fa parte del circuito delle Residenze Sabaude del Piemonte, del sistema dei Castelli Aperti del Basso Piemonte e dal 1997 è parte del sito seriale residenze sabaude compreso nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.
A Racconigi, i grandi vasi che ornano l’attico del Castello sono occupati da imponenti nidi di cicogne. Infatti Racconigi si può ben vantare di essere la città italiana a più alta densità di cicogne. Da visitare dunque anche il Centro Cicogne e Anatidi Racconigi isituito nel 1985 in frazione Stramiano per la protezione della fauna avicola e la reintroduzione di specie in via di estinzione come la Cicogna Bianca e il Gobbo Rugginoso.


Camere Italia s.a.s - p. iva 03159070048
Email info@hotelitaliamoretta.com
Telefono +39 0172 911184 oppure +39 340 6493173 | Privacy Policy
Camere Italia